POLIUTO
Tragedia lirica
di
Salvadore Cammarano
EDIZIONE CRITICA
a cura di
William Ashbrook
Roger Parker
Edizione Nazionale delle Opere di Gaetano Donizetti
2000 CASA RICORDI – BMG RICORDI S.p.A. – Milano
FONDAZIONE DONIZETTI – Bergamo
CONTENUTO della Partitura
Volume primo
Prefazione
Ringraziamenti
Introduzione storica
Facsimili
Sigle delle fonti principali
Organico
Personaggi
Indice dei numeri
Poliuto
Preludio
Atto Primo
Atto Secondo
Volume secondo
Poliuto
Atto Terzo
Appendice 1 (Ouverture Parigi, 1840)
Appendice 2 (N. 2a Nuova Cabaletta Paolina)
Appendice 3 (N. 5a Nuovo Recitativo per Poliuto)
Fonti
Commento Critico
FONTI UTILIZZATE
– Fonti autografe: Partitura autografa, Napoli, Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella (Rari 3.6.21); Partitura autografa del N. 2a, Stockholm, Stiftelsen Musikkulturens Främjande
– Fonti parzialmente autografe: Partitura parzialmente autografa del N. 5a, Napoli, Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella (Rari 17.3.18); Partitura parzialmente autografa di Les Martyrs, Milano, Archivio Storico Ricordi; Partitura con annotazioni autografe, London, British Library (materiale del Covent Garden, cassa n. 24);
– Altre fonti manoscritte: Milano, Biblioteca del Conservatorio (Part. Tr. Ms.113), 3 volumi, ff. 184, 140, 85; Milano, Biblioteca del Conservatorio (Noseda), 2 volumi, ff. 93, 229; Napoli, Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella (Rari 33.6.4-5), ff. 207, 77
– Fonti musicali a stampa: Partitura a stampa di Les Martyrs (Schonenberger, 1840)
– Libretti autografi: Copia autografa di lavoro del libretto, con annotazioni musicali di Donizetti, Napoli, Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella; Bella copia autografa del libretto, Napoli, Biblioteca Lucchesi-Palli
– Libretti manoscritti: Copia con annotazioni di Cammarano, London, Britsh Library (materiale del Covent Garden, cassa n. 24)
– Libretti a stampa: Libretto per la prima rappresentazione di Poliuto, Napoli, Teatro S. Carlo, 1848
– Fonti manoscritte per le indicazioni sceniche: Indicazioni di scena del librettista, Napoli, Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella
Se paragonate con i problemi spinosissimi posti da molte altre opere donizettiane (forse la maggioranza), le decisioni editoriali da prendere nel caso del Poliuto sono relativamente semplici, anche se ci sono alcuni casi complicati. Secondo i criteri generali dell’edizione critica, il testo base presentato da questa edizione è quello che si trova nella partitura autografa di Donizetti, che possiamo supporre contenga la versione che egli intendeva mettere in scena a Napoli nel 1838. […] Le Appendici 2 e 3 sono semplici da spiegare. L’Appendice 3 è inclusa solo per amore di completezza: a meno che non si scopra il “nuovo Largo” che la sezione introduce, essa non può essere eseguita. L’Appendice 2 (la cabaletta alternativa per Paolina nel primo atto) è un caso diverso. Benché chiaramente di Donizetti, non ne conosciamo la provenienza. Possiamo tuttavia ipotizzare che fu composta per venire incontro alle qualità specifiche di una possibile esecutrice: il profilo vocale è chiaramente diverso da quello della cabaletta originale, e richiede una voce con un potente registro basso ma agilità su tutta l’estensione. Può quindi costituire un’alternativa interessante nel caso sia disponibile un soprano appropriato. L’Appendice 1 (la sinfonia dai Martyrs) presenta una questione più complessa. Nessuna delle aggiunte provenienti dai Martyrs che furono tradotte in italiano e inserite nel Poliuto sono presentate in questa edizione, per la semplice ragione che in nessun caso abbiamo testimonianze che il compositore fu coinvolto nella traduzione o nell’inserzione. Ma la sinfonia è un caso diverso in quanto nessuna “traduzione” è necessaria e […] il pezzo ha giocato un ruolo importante nella recezione del Poliuto, a cominciare dalla “prima” del 1848 […]. La decisione più difficile ha riguardato il materiale autografo in Lbl [partitura della British Library], una serie di correzioni (di solito di entità ridotta) fatte dal compositore su un manoscritto del Poliuto vergato da un copista. Come si è detto, queste correzioni sono quasi certamente posteriori a Les Martyrs e, invece che accomodamenti per nuovi contesti esecutivi, sembrano essere state considerate piuttosto come miglioramenti. Nella maggioranza dei casi abbiamo incluso queste alterazioni nel testo base, segnalando sempre in una nota la primitiva versione autografa agli esecutori e agli studiosi. Quando in Lbl il compositore ha effettuato un taglio abbiamo mantenuto il testo originale ma abbiamo segnalato nella partitura la presenza del taglio, in modo che gli esecutori possano decidere di quale versione servirsi. (dall’Introduzione storica)