Il Campanello

IL CAMPANELLO

 

Farsa

di

Gaetano Donizetti

 

 

EDIZIONE CRITICA

 

a cura di

Ilaria Narici

 

 

Edizione Critica delle Opere di Gaetano Donizetti

 

1994 G. RICORDI & C. S.p.A. – Milano

COMUNE DI BERGAMO – Bergamo

 

 

CONTENUTO della Partitura

Prefazione

Ringraziamenti

Introduzione storica

Facsimili

Sigle delle fonti principali

Organico

Personaggi

Indice dei numeri

Il campanello

Appendice 1 (Sostituzioni e un’aggiunta per la seconda versione – Napoli 1837)

Appendice 2 (Due libretti autografi di Donizetti)

Fonti

Commento Critico

 

 

FONTI UTILIZZATE

– Fonti autografe: Partitura autografa, Napoli, Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella (Rari 3.7.23); Partitura  autografa del N. 4 bis, Bergamo, Museo Donizettiano (I-1° A b n.a.), ff. 11

– Altre fonti manoscritte: Napoli, Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella (Rari 13.2.3), 1vol., ff. 86; Roma, Biblioteca del Conservatorio di Santa Cecilia (MS 3192), 1 vol., ff. 61; Bologna, Civico Museo Bibliografico (MM 322), 1 vol., ff. 93

– Fonti musicali a stampa: Girard, riduzione per canto e pianoforte; Ricordi, riduzione per canto e pianoforte

– Libretti autografi: Libretto autografo di Gaetano Donizetti, Bergamo, Civica Biblioteca Angelo Mai (cassaforte 6/11); Libretto autografo di Gaetano Donizetti, Roma, Biblioteca del Conservatorio di Santa Cecilia (Ms 561)

– Libretti manoscritti: Copia di proprietà dell’editore Girard, Roma, Biblioteca del Conservatorio di Santa Cecilia (A.L. 262); Copione della prosa, Bergamo, Museo Donizettiano (I. 2a. A d/I)

– Libretti a stampa: Libretto con prosa, Ricordi, Milano, Archivio Storico Ricordi; Roma, Biblioteca del Conservatorio di Santa Cecilia (Libretto No XXIV 57) pp. 17; Roma, Biblioteca del Conservatorio di Santa Cecilia (G Libretti N. XXIV 58), pp. 23; Roma, Biblioteca del Conservatorio di Santa Cecilia (G Libretti N. XXVI 48), pp. 31

 

 

La farsa Il campanello nacque in un momento particolarmente difficile della storia teatrale napoletana. Rappresentata al Teatro Nuovo di Napoli il 1° giugno 1836, fu composta da Donizetti su libretto proprio per venire incontro alle difficoltà dell’impresario e della compagnia di cantanti chiamati ad agire nella stagione 1836-1837 nel piccolo teatro sopra Toledo. Quando l’opera fu ripresa nel maggio del 1837 al Teatro del Fondo, Donizetti vi apportò alcune sostanziali modifiche tra le quali la sostituzione del brindisi (N. 3), l’aggiunta di un nuovo pezzo per i due protagonisti maschili e, secondo quanto testimoniato da Guillaume Cottrau in una lettera all’impresario Lanari, la conversione delle parti di prosa in recitativi. Il compositore diede inoltre il suo assenso alla traduzione italiana della parte del buffo, originariamente concepita in dialetto napoletano […]. La ricerca e lo studio delle fonti autografe, partitura e libretto, hanno reso possibile la stesura di questa nuova edizione che presenta la ricostruzione della prima versione della farsa (Napoli 1836) e, in appendice, le sostituzioni e un’aggiunta introdotte nella ripresa dell’anno seguente (Napoli 1837). I recitativi, da riferirsi a quest’ultima versione, sono stati introdotti all’interno del testo e non in appendice per motivi di maggiore praticità esecutiva. (dall’Introduzione storica)

 

 

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